Disegnare la poesia

Anche voi disegnate ascoltando la musica? Quando si tratta di lavoro io sono più amante del silenzio perchè la musica influisce troppo su di me, evocando emozioni che si infilano nel disegno, anche se non sono quelle che il disegno richiede. Ma quando si dipinge per puro piacere, liberi da vincoli, allora la musica è un benvenuto e potente vettore di emozioni, stimolatore di paesaggi dell’animo.

La poesia possiede lo stesso potere.

Per me non tutta, a dire il vero. Non importa se gli autori sono noti o meno. Alcune poesie mi scivolano addosso senza lasciare traccia, ma altre hanno la capacità di farsi strada dentro di me e risuonare in profondità come fosse anch’essa una vibrazione sonora. Come la musica, anche la poesia ha un grande potere evocativo: emozioni, ricordi, fantasie…

Io sono fortunata (e lo siete anche voi) perchè tra le mie amicizie c’è una poetessa che è anche una persona generosa che ama condividere la sua arte. E quando le abbiamo proposto di unirsi ad Elena, me e Giuseppe per creare un’esperienza artistica che unisse poesia, pittura e legatoria artistica ha accettato subito. E non solo ci presta i suoi versi, ma li leggerà di persona durante questo specialissimo laboratorio che abbiamo chiamato PAESAGGI POETICI.

Proprio in occasione di questo evento, io e Giuseppe Quattrocchi abbiamo progettato un leporello molto speciale, lunghissimo ed elegante. I versi di Laura Barone evocheranno i paesaggi interiori di ognuno di noi. E con la guida di Elena Lacchini li metteremo su carta con gesti liberi, istintivi, lasciando fluire colore, emozioni e poesia.

Abbiamo lavorato con 8 mani molto diverse tra loro per creare questa esperienza, che ci auguriamo sarà emozionante, intima, creativa e liberatoria. E soprattutto sarà uno dei momenti di condivisione tra le arti che noi, balene volanti, amiamo tanto e in cui crediamo tanto. Mi auguro che lo amerete anche voi.

Foto di Trust “Tru” Katsande su Unsplash

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